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Parte il prossimo 28 Marzo (Lunedì di Pasqua) dal Promontorio di Kamarina (Scoglitti), la prima storica spedizione per mappare l'antica “Trasversale Sicula”, percorso viario che il noto studioso Biagio Pace supponeva esistesse. Un percorso attraverso le “Regie Trazzere” che, sin dalla Preistoria, hanno segnato la comunicazione viaria attraverso l'Isola. Nasce dal desiderio di Gaetano Melfi e Peppe De Caro, entrambi vittoriesi, di restituire alla fruibilità pedonale interi territori dimenticati e che, invece, hanno costituito per millenni l'asse portante degli spostamenti e dell'economia isolana. Recuperare la memoria storica degli antichi percorsi rurali e con essi tutte le testimonianze come città, fondaci, abbeveratoi, stazioni di posta, ponti che si avvicendavano via via lungo le strade significa restituire identità storico-culturale ad un intero paese. Partendo dal presupposto che ogni strada è un contenitore culturale o, meglio, una costruzione umana, voluta da un gruppo sociale, per soddisfare necessità militari, economiche, sociali, religiose e di trasporto, obiettivo dei due ricercatori sarà quello di mappare, fotografare e raccontare l'intero percorso tra le “trazzere” che uniscono la Sicilia Orientale a quella Occidentale. L'immenso patrimonio delle trazzere, formatosi nel corso dei millenni, andò sviluppandosi in epoca preistorica per la transumanza degli animali e per collegare tra loro i primi centri abitati che si andavano costituendo nell'Isola, subì ulteriori incrementi quando tra il II e il I millennio aumentarono le necessità legate ai collegamenti e agli scambi. L'importanza delle trazzere era strettamente legata all'importanza dei centri che esse collegavano. Gli antichissimi tracciati dovevano fondarsi sul sistema delle trazzere; l'archeologo Paolo Orsi l'aveva intuito in occasione del rinvenimento a Siracusa di un tratto di una "antichissima arteria stradale", tenuta in attività fino a circa la metà dell'800, e a suo giudizio certamente greca, infatti osservava: "Chi ponesse mano all'attraente e nuovissimo studio della viabilità antica [...] arriverebbe alla singolare conclusione, che quasi tutte le vecchie trazzere non erano in ultima analisi che le pessime e grandi strade dell’antichità greca e romana, e talune, forse, rimontano ancora più indietro". Oltre 400 Km a piedi, quindi, per raggiungere l'Isola di Mozia (antica Motye) in provincia di Trapani, passando dai luoghi che hanno segnato, nel bene e nel male, la storia della Sicilia. Una avventura in mezzo alla Natura che si potrà seguire anche online attraverso la pagina Facebook: www.facebook.com/trasversalesicula. L'intero percorso verrà segnalato da “frecce” che i due ricercatori avranno il compito di piazzare durante la prima mappatura così che, chiunque vorrà successivamente percorrerla, si troverà davanti le corrette indicazioni. Lo stesso itinerario sarà inoltre inserito tra i Percorsi Nazionali ed Internazionali dei “Cammini”, al fine di ottenere quel riconoscimento di “Patrimonio Storico della Sicilia” che effettivamente la Trasversale Sicula ha da sempre avuto. Questi alcuni dei Comuni ed i luoghi toccati dalla spedizione: Kamarina, Castello di Donnafugata, Comiso, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Vizzini, Licodia Eubea, Grammichele, Mirabella Imbaccari, Morgantina (ex Colonia di Kamarina), Valguarnera Caropepe, Lago di Pergusa, Villarosa, Villa Priolo, Alimena, Resuttano, Tudia, Vallelunga Pratameno, Castronovo di Sicilia, Riserva Naturale Orientata Monte Carcaci, Prizzi, Corleone, Roccamena, Calatafimi, Segesta, Fulgatore, Logogrande, Mozia (Marsala). Chiaramente il percorso potrà essere modificato, a seconda delle condizioni delle Trazzere e della possibilità o meno di fare soste con tenda. Verranno ascoltati gli abitanti dei luoghi per raccogliere racconti antichi e/o aneddoti dimenticati. Al termine sarà realizzata una Guida Ufficiale della Trasversale Sicula che faciliterà indubbiamente i futuri viaggiatori e porrà le basi per un riconoscimento storico-culturale della tratta stessa. Chiunque potrà unirsi a questa spedizione nel corso delle varie tappe, seguendo l'evento su Facebook e contribuire alla sua riuscita attraverso l'ospitalità dei due ricercatori nei Comuni attraversati.

Felici di averli avuti nostri ospiti

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